Durantola si prende sulle spalle gara 1 portando i Warriors alla vittoria
E’ certamente la finale anticipata quella tra Rockets e Warriors. Una serie che darà puro spettacolo e che vede il confronto tra le due migliori della lega. La prima gara di queste finali di Conference di Playoff va a Golden State che viene trascinata dai 37 punti di Kevin Durant. Non bastano dunque i 41 di James Harden e il fattore campo del Toyota Center per i Texani. Le parole a fine partita di coach D’Antoni chiariscono subito le lacune dei Rockets. In primis errori difensivi banali, triple da uomo smarcato sbagliate e troppi palloni persi che hanno mandato in contropiede i Warriors. Oltre alla prestazione magistrale di Durant si aggiunge Klay Thompson che registra 28 punti contribuendo al successo.
Durant eroe indiscusso della serata
Nei Playoff Durant si è dimostrato una macchina da combattimento infallibile ma in questa partita si è superato. La maggior parte dei punti arrivano dal post alto, dove prende l’isolamento e conclude con 14/27 dal campo, fuori dall’arco 3/6 e nessun errore ai liberi. E’ lui a spezzare le gambe già dal primo quarto la difesa texana con 13 punti. Al suo fianco gli “Splash Brother” non perdonano, Thompson con 6 triple a referto mentre Curry 18 punti e 8 assist importanti. La combinazione di coach Kerr termina con Green e Igoudala alternato con Nick Young. Nell’altra metà di campo si fa sentire anche il barba che con 41 punti segna il record di tre gare-1 consecutive sopra i 40 punti. Ma tutto questo non basta, questa è la seconda sconfitta nei Playoff subita in casa che costringe i Rockets a dover vincere nella partita fuori casa per mantenere viva la serie.
Analisi delle tattiche delle due finaliste
Nei Playoff rimane la stessa idea di gioco ormai convalidata per i Warriors. Un continuo flusso di passaggi per muovere la difesa e trovare sempre il tiro migliore. Un tiro che spesso viene cercato da fuori della linea dei tre, sfruttando i fenomeni presenti nella formazione di Steve Kerr. Un gioco sul quale i ragazzi di D’Antoni fanno fatica a difendersi, in più se l’alternativa è l’isolamento di Durant che termina a canestro o in “fade-away” allora i giochi si complicano ulteriormente. I Rockets si difendono invece con un attacco molto più classico che vede come perno principale James Harden e la regia di gioco di Chris Paul. Senza dubbio quindi lo spettacolo è garantito, abbiamo avuto solo un assaggio. La domanda vera è chi delle due avrà più coraggio per arrivare alle Finals di Playoff?