Una Coppa Italia da dimenticare per il Milan e per il suo portiere
Finisce 4-0 per la Juventus e mister Allegri ed i suoi ragazzi portano così a casa la 4° coccarda nazionale consecutiva. Ma è soprattutto Gigio Donnarumma, il grande sconfitto della finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus. Il portiere rossonero ha sulla coscienza due errori clamorosi: sul gol di Douglas Costa che ha permesso ai bianconeri di raddoppiare, e sulla terza rete messa a segno dalla squadra di Allegri quando Gigio non ha saputo trattenere il colpo di testa di Mandzukic, consegnando il pallone a Benatia autore di una doppietta.
Gian Luigi Donnarumma ricorderà a lungo questa finale di Coppa Italia, fatale per i rossoneri che ora dovranno giocarsi l’accesso all’Europa League blindando il sesto posto in campionato.
Bello il gesto di Buffon a fine gara; si è avvicinato a Donnarumma consolandolo per i due errori e dicendogli: “Hai solo 20 anni“.
Per Donnarumma, delusione immensa e consapevolezza di averla combinata grossa in una gara così decisiva, che avrebbe potuto rappresentare la svolta per un nuovo ciclo di successi rossoneri.Anche Mister Gattuso ha difeso il suo portiere: “E’ stata tutta la squadra che ha sbagliato, non è giusto indicare un unico colpevole per la sconfitta”.
Un portiere così giovane ma di enorme potenziale va difeso; giusto così
Rimane l’aspetto psicologico quello che fa diventare prima uomini poi grandi giocatori. E lì che Gigio Donnarumma dovrà molto lavorare. A 16 anni giocava già in serie A titolare nel Milan, uno dei più grandi club al mondo che oggi tutti i grandi saggi del nostro calcio lo indicano come l’erede naturale di Buffon. Si può soffrire per amore, per la rottura improvvisa di un’amicizia, per una delusione lavorativa. A chi non è mai capitato.
Ci si ritrova poi a dover fare i conti con la propria coscienza, subentrano stati d’animo come la profonda tristezza che delle volte si trasforma in frustrazione o nel rifiuto del voler reagire. Allora, da soli o meglio ancora insieme agli altri, occorre trovare la forza per superare quei momenti particolari di delusione e di amarezza, reagendo con tanta grinta e tanta volontà.
Ecco, Gigio Donnarumma è un predestinato del calcio ma è anche un giovane ragazzo che cerca prima di tutto la propria strada, quella non solo fatta dalle scarpe bullonate ma la via che l’accompagnerà per tutta la vita e piano piano anche lui la troverà, con l’aiuto di tutti.