La libertà limitata delle donne
Con il movimento ” Me Too “, nato in risposta al caso delle molestie sessuali a Hollywood, le donne di tutto il mondo sono tornate far sentire la propria voce. A “ Tv Storia ” – il programma di Rai Cultura condotto da Massimo Bernardini in onda questa sera alle 21.10 su Rai Storia – gli storici Silvia Salvatici ed Emmanuel Betta, e la psicologa Patrizia Romito raccontano come il corpo della donna abbia sempre avuto un peso importante nella costruzione dei ruoli maschile e femminile nella società.
Gli anni ‘70
Per secoli la donna è stata relegata alla sua funzione di procreatrice e, come tale, asservita al dominio maschile. Fino a quando negli anni ’70 i movimenti femministi, partendo dalla conoscenza del corpo femminile e dalla sua sessualità, hanno formulato la loro proposta politica di sovvertimento delle gerarchie sociali.
La stagione di riforme che ne è seguita, se ha formalmente concesso alle donne uguali diritti, non ha però garantito loro la libertà di sentirsi sicure per strada, a un colloquio di lavoro, o in una relazione amorosa. Una libertà che è ancora una volta il loro corpo, e la pretesa maschile di mantenerne il controllo, a rendere limitata.