Dai fondali oceanici ai cieli d’Italia ha portato in viaggio intere generazioni
E’ morto Folco Quilici . Il padre del documentario italiano, s’è n’è andato questa mattina a 87 anni. Da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale di Orvieto, cittadina nella quale viveva da diversi anni. “Con Folco Quilici se ne va una delle figure più importanti del giornalismo, del documentarismo e della cultura italiana – il ricordo del ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini -. Un pioniere in tutti i progetti che ha avviato, sempre anni avanti rispetto agli altri, un italiano innamorato del proprio paese e un ferrarese innamorato della propria terra in cui era l’erede della grande tradizione giornalistica del padre Nello“.
Da oltre 60 anni, da quando nel 1954 uscì il suo primo lungometraggio ” Il sesto Continente “, Folco Qulici si impose come anticipatore di quel documentario dedicato al rapporto dell’uomo con l’ambiente, che con poesia e rigore scientifico s’è fatto portavoce di un messaggio che semplicemente parlava di bellezza e soprattutto di rispetto per il Pianeta. Quando ancora non era di moda.
Cinema e televisione
Al cinema, coi suoi film dedicati al mare e alla natura, ma anche in televisione, con programmi come Geo e Il Milione ma anche con tante serie divulgative e ancora, con i suoi numerosi libri, Folco Qulici ha fatto viaggiare intere generazioni di italiani, portandoli nei fondali marini (fu un pioniere delle riprese subacquee), nella foresta amazzonica, nei deserti e tra le popolazioni più lontane, ma allo stesso modo facendoci innamorare del nostro Paese. memorabile quella serie di 14 documentari ” L’Italia vista dal cielo “, realizzati dal 1966 al 1978. Anche qui, quarant’anni prima dell’arrivo dei droni, Folco Qulici si mostrò un anticipatore.
Ha ragione il ministro Franceschini ” Folco Qulici ci mancherà ma i suoi lavori resteranno per sempre come guida e insegnamento per le giovani generazioni“.